A fine luglio Roma aveva così annunciato la partnership con Digitalbits:“As Roma è lieta di annunciare un accordo triennale con Zytara Labs, in collaborazione con la DigitalBits Foundation, che vedrà la società di blockchain diventare il principale partner globale del club. L’ampio e rivoluzionario accordo con Zytara avrà, durante la partnership, un valore complessivo di 36 milioni di euro”.
Come spiega La Gazzetta dello Sport, però, la cifra sarebbe così suddivisa: 5 milioni nel 2021-22, 10 milioni nel 2022-23 e 21 milioni nel 2023-24. Il minimo garantito in contanti, invece, è pari a soli 500mila euro a stagione, mentre il resto viene pagato in valute virtuali, token DigitalBits, il cui tasso di variabilità è molto alto.
Ciò significa che al momento effettivo della raccolta, la Roma potrebbe ricevere più o meno di quanto concordato.
Come appreso da calcioefinanza invece sul tema, la Roma ha poi precisato: “La società giallorossa ha tenuto a precisare che non è vero che la ASR viene pagata in Token. Il corrispettivo del contratto è esclusivamente in Euro, come pure indicato nel comunicato price sensitive che la società, quotata in borsa, ha pubblicato in occasione dell’annuncio della partnership. Inoltre, il corrispettivo minimo garantito che la ASR riceverà dallo Sponsor è equivalente all’intero valore del deal come comunicato al mercato”.