Tiago Pinto la conferenza Stampa

All’inizio di quest’avventura mi sono sentito un po’ come quel personaggio di Voltaire che ovunque metteva piede trovava dei problemi: nuovo paese, nuovo club, nuova lingua, sono stati mesi esigenti. Ma alla Roma ho trovato molta competenza che mi ha aiutato. Il mio primo mese alla Roma è stato difficile, ma ho avuto la fiducia del club. C’è un potenziale per costruire una struttura vincente e mi ci dedicherò da oggi in poi.

Mkhitaryan è importantissimo per noi, è uno dei migliori calciatori per rendimento in Europa ed è un esempio per tutti per il nostro progetto di giovani. È felice qui, l’agente è d’accordo con me sul rinnovo e tutti abbiamo l’interesse di continuare insieme.

Nel passato c’è stata una filosofia diversa ma non sta a me valutare la società precedente. Con Dan e Ryan abbiamo deciso di essere molto disciplinati nella gestione del denaro, conta la qualità delle spese e non la quantità.

La grandezza di un club dipende dalla propria tifoseria, la Roma è conosciuta nel mondo grazie ai suoi sostenitori. Le decisioni che prendiamo vanno nell’interesse del club .

Sono il responsabile dell’area sportiva. Ora che il mercato è finito devo concentrarmi su quello che ruota intorno, ci sono aree del club che vanno migliorate, ma non nell’area sportiva.

Sullo scambio Dzeko-Sanchez quello che ha detto Marotta è vero. Ho incontrato Ausilio a Milano, abbiamo parlato di diverse questioni ma non abbiamo intavolato mai una vera e propria trattativa.

La scelta del Capitano non coinvolge soltanto il mister ma anche la società. Sulle scelte tecniche non c’è alcuna influenza della società sull’allenatore, ci mancherebbe altro.

Lo scambio Dzeko-Sanchez influenzato dai tifosi? La Roma è un grande club grazie ai propri tifosi, ma le decisioni sono fedeli esclusivamente alle idee del club.

Le notizie circolate su riunioni che avrei avuto con altri allenatori sono vere e proprie bugie. Io, Dan e Ryan siamo molto soddisfatti di Fonseca, ho un ottimo rapporto con Paulo e il mister non è distratto su queste voci. Negli ultimi giorni io, Fonseca e Dzeko abbiamo fatto delle riunioni dalle quali siamo usciti felici. La Roma viene prima di tutto. Per il momento Edin non sarà il capitano.

Gli arrivi di El Shaarawy e Reynolds sono acquisti importanti. Abbiamo cercato delle soluzioni per i calciatori in uscita ma non si sono concretizzate e non sono soddisfatto di questo. Reynolds è un giocatore molto interessante soprattutto dal punto di vista offensivo e per quanto riguarda le caratteristiche fisiche, avrà tempo di crescere e migliorare.

Reynolds è un calciatore che abbiamo preso per i prossimi 5 anni. Da due mesi non scende in campo perché il campionato in America è finito. Poi le ferie e il Covid, crediamo molto in lui. Nella lista Uefa c’è spazio solo per 22 nomi, le scelte sono state tecniche. El Shaarawy ha avuto una volontà determinante nel trasferimento.

Fazio e Santon? Con gli agenti dei calciatori abbiamo lavorato per trovare delle soluzioni ma non ci siamo riusciti. Il mercato ora è chiuso e siamo una famiglia, questi sono i componenti e tutti lavoreremo al meglio.

Se senza Champions venderemo dei big? Rispetto la domanda ma oggi siamo al 3 febbraio. Non sono in grado di fare previsioni. Posso dire che siamo tutti impegnati nel cercare di costruire una mentalità basata sulla quotidianità.

Pellegrini? Tengo a ricordare che è stato l’unico calciatore del quale ho parlato individualmente. L’ho fatto perché rappresenta i valori del nostro progetto.



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